Nicolosi

Cultura, Luoghi Tipici
Via Etnea - 95030 Nicolosi
095 7917011

Gli oggetti in pietra lavica sono perfetti per "ricordare" il tuo viaggio.

Nicolosi (7.092 abitanti) è posta sul versante meridionale dell’Etna, porta d’accesso al vulcano. Il suo territorio si sviluppa all’interno del “Parco dell’Etna”, dai 700 metri del centro abitato fino ai 3.350 della cima del cratere centrale dell’Etna.

Il nucleo originario di Nicolosi si costituì attorno al monastero benedettino di S. Nicola l’Arena, agli inizi del XII sec., ma venne più volte distrutto, nel corso dei secoli, da imponenti colate laviche. Nonostante ciò, frequenti erano nel luogo le visite della regina Eleonora, moglie di Federico II d’Aragona e, più tardi, della regina Bianca di Navarra, moglie di re Martino. Proprio grazie al coraggio della regina Bianca, gli abitanti non abbandonarono il paese nel corso dell’eruzione del 1408. In quegli anni il borgo di Nicolosi crebbe d’importanza al punto che, nel 1447, divenne feudo del Principe di Paternò.

La terribile eruzione del 1669 distrusse Nicolosi. L’eruzione cessò l’11 luglio e creò presso Nicolosi i Monti Rossi, il più grande dei coni laterali etnei. Nel 1671 in paese cominciò la ricostruzione.

Nicolosi offre un vasto patrimonio artistico. In Piazza Vittorio Emanuele II si trova la Chiesa Madre, costruita su progetto del Vaccarini nella prima metà del ‘700. Presenta una facciata in stile ottocentesco con annesso un campanile in pietra lavica.
Proseguendo si incontra la Chiesa di S. Giuseppe, i cui lavori vennero completati nel 1886. La semplice facciata è adornata da un portale di pietra lavica. Degne di nota sono anche le chiese di S. Maria delle Grazie, S. Maria del Carmelo e S. Francesco. Fuori del paese, si trova l’antico monastero benedettino di S. Nicolò l’Arena.

Il territorio, inoltre, è punteggiato da “altarini” e cappelle votive dedicate ai Santi protettori: di particolare interesse è quello detto dei “Tre Altarelli”, edificato nel XVIII sec. nel punto di arresto della lava del 1776.
Tra i musei ricordiamo la “Casa Museo della Civiltà contadina” e il “Museo vulcanologico” che raccoglie i resti di materiale lavico proveniente dall’Etna. Qui ha poi sede la stazione sciistica “Nicolosi Nord” che, oltre a 20 chilometri di piste, offre a sciatori e snowboarder la veduta dell’intero golfo di Catania e della valle del Simeto.

Da non perdere i prodotti tipici locali come il vino, la gustosa frutta collinare, i funghi e i formaggi locali.
E l’artigianato che, oltre alla lavorazione della pietra lavica, offre la possibilità di osservare i cestinai e la lavorazione del ferro battuto e del legno.

 

Cortesia della Provincia Regionale di Catania