Museo della Follia a Catania: perchè vederlo con i bambini

Hai mai visto una mostra con gli occhi dei bambini? Kids Trip ci ha raccontato dei laboratori didattici e spiegato perché visitarla con i tuoi figli.

A cura di Bianca Caccamese di Kids Trip

Quando devo scegliere una mostra da visitare con i miei figli lo faccio provando a guardare con i loro occhi l’opera che viene scelta come immagine promozionale della stessa. Nel caso della mostra di Antonio Ligabue al Castello Ursino, non l’ho fatto. Anzi, non ho voluto farlo perché la mostra, curata da Vittorio Sgarbi, è stata promossa come “Il Museo della Follia” ovvero una raccolta di opere sulla pazzia. Il tema mi è sembrato al di sopra delle possibilità di comprensione dei miei figli di soli 6 e 3 anni.

Alcuni pomeriggi fa, posteggiando l’auto sotto casa, mio figlio maggiore ha notato un manifesto sulla strada con l’immagine di un’opera di Ligabue che lo ha colpito ” Il re della foresta”. Il manifesto è stato affisso per un po’ di tempo ed ogni volta che siamo passati lì davanti mio figlio mi ha fatto notare un particolare nuovo, è stato così che per la prima volta lo abbiamo guardato insieme e abbiamo deciso di andare a visitare la mostra che in quel manifesto finalmente veniva promossa semplicemente come Antonio Ligabue.

Messo insieme un gruppetto di bambini ho prenotato il laboratorio con Nadia Ruju, nota illustratrice catanese, che collabora spesso con il Museo del Castello Ursino curando i laboratori per bambini abbinati alla loro visita guidata della mostra. Nadia, che è anche mamma di un bimbo di 4 anni, ha trovato le parole adatte per descrivere ai bambini l’autore, noto nel suo paese natale come “El matt” per via dei suoi problemi psichici, e le caratteristiche delle sue opere. Noi mamme abbiamo seguito con grande interesse la sua visita guidata per poi proseguire autonomamente, mentre i bambini facevano il laboratorio, la visita della parte della mostra dedicata più specificatamente alla follia.

Rivedere le opere di Antonio Ligabue con gli occhi dei bambini mi ha ricordato che i livelli di fruizione di opera d’arte sono sempre svariati e che la percezione della vita (e della morte) nei bambini non è la stessa che in noi adulti. Per esempio i combattimenti tra gli animali feroci, espressione della rabbia e della conflittualità dell’autore, sono stati apprezzati dai bambini perché il combattimento per loro fa ancora parte del gioco; gli insetti, ricorrenti in molti dipinti, che suggeriscono agli adulti la rappresentazione dei disturbi nella fragile mente del pittore, sono stati oggetto di curiosità di carattere entomologico nei bambini! Ho trovato inoltre molto utile la spiegazione sull’uso dei colori caldi misti ai colori freddi per esaltare le figure , come ad esempio il leone arancione e il serpente verde, perché i bambini hanno avuto un esempio concreto dell’applicazione delle nozioni che imparano a scuola.

Durante il laboratorio i bambini hanno dipinto le maschere in cartoncino che Nadia aveva preparato per loro con le forme degli animali feroci che avevano visto nelle opere. È stato davvero un pomeriggio piacevole, consiglio a genitori e bambini di approfittare ancora della possibilità di visitare la mostra. I laboratori vengono attivati al raggiungimento di minimo 5 partecipanti, il costo è di 4€ a bambino.

Il prezzo del biglietto d’ingresso intero è 10€, ridotto a 7€ per chi prenota tramite Kids Trip (scrivendo una email info@kidstrip.it). È inoltre disponibile un prezzo family friendly sul biglietto d’ingresso di soli 16€ per 2 adulti + 1 bambino fino a 12 anni (per ogni figlio in più 4€ ad integrazione). La mostra rimarrà aperta sino al 23 ottobre, non perdete questa occasione di far conoscere ai vostri bambini un autore molto interessante. Parola di Kids Trip!